La famiglia Baraldi Azolini

Nel 1997 Angela e Bruno sono entrati in società con Pio Vannozzi, allora unico proprietario e presidente del Consorzio di Tutela dei Vini DOC Colli Bolognesi, nonché erede degli antichi terreni della nobile casata bolognese dei Ranuzzi de’ Bianchi.
Insieme hanno portato avanti la lunga tradizione enologica della famiglia con importanti investimenti strutturali nell’azienda vinicola, ma soprattutto per la tutela del vitigno autoctono Grechetto Gentile: dalla denominazione DOCG alla recente conversione delle coltivazioni al biologico.

Un territorio d’eccellenza

I nostri vigneti sono ubicati nella ristretta zona DOCG dei Colli Bolognesi, sulle Colline di Oliveto in Valsamoggia. Questo terreno arenaceo, argilloso e ricco di sali minerali dona alle uve un sapore caratteristico, che trova la sua massima espressione nel Pignoletto: per garantirne la qualità abbiamo scelto una bassa resa per ettaro e una strettissima selezione in vigna con potature corte.

L’oro dei colli

Siamo certi che la difesa dei vitigni autoctoni sia una scelta importante, perché il nostro territorio è ricco di eccellenze enogastronomiche e il Pignoletto non fa eccezione: per questo ci siamo concentrati su una produzione che valorizzi al massimo le caratteristiche di questo vino. Frizzante, Tranquillo o nella sua versione come Passito, questo vino è il portavoce di un valore antico e della cultura della nostra terra.

IL NOSTRO VINO MIGLIORE

Il Pignoletto è parte della nostra storia: un partrimonio da proteggere e condividere.

LA STORIA DEL PIGNOLETTO

Un vino antico, di cui si trova traccia sin dal primo secolo d.C. nel “Naturalis historia” di Plinio il Vecchio. Viene descritto come un vino frizzante e biondo, ma troppo poco dolce per essere apprezzato dai nobili dell’epoca.

OMNIA ALLA VINA IN BONITATE EXCEDIR

“Un vino superiore per bontà a tutti gli altri”, così viene descritto nelle biografie dei monaci agresti che, nei secoli successivi, erano impegnati nella cura delle vigne: queste uve erano note come pignole, e sono arrivate fino ai giorni nostri.

UN ``PASSO INDIETRO`` PER ANDARE AVANTI

La recente scelta di convertire tutte le nostre vigne alla coltivazione biologica è la nostra dichiarazione d’amore per queste uve pregiate e antiche: perché vogliamo produrre un vino di eccellenza e che sia buono anche per la nostra terra.

I nostri Pignoletto Superiore, Alba in Vigna e Pignoletto Passito sono tutti DOCG/DOC ed ottenuti da uve certificate BIO.

Bonfiglio Vini

Le tappe più importanti della nostra storia

Location

Il conte Pio Ranuzzi de' Bianchi acquista i primi terreni nel comune di Monteveglio.

1860

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La contessa, Bianca Dorotea Ranuzzi de' Bianchi, figlia del conte, eredita i terreni agricoli e lo splendido palazzo Bonfiglio. Suo marito, Enzo Vannozzi, concorre alla conversione di questi terreni alla produzione vinicola.

1941

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Inizio della produzione di vini imbottigliati con prime etichettature.

1970

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Nasce il Consorzio Vini Colli Bolognesi, che vede tra i fondatori Pio Vannozzi, figlio di Enzo e Bianca Dorotea. Inizia anche l'attività di imbottigliamento dei primi due vini firmati Bonfiglio: il Pignoletto Superiore e il Pignoletto Frizzante.

1971

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Bruno e Angela entrano in società con la famiglia Vannozzi. Vengono attivati i primi investimenti per la riqualificazione della cantina e vinificato il primo Passito di Pignoletto.

1997

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Dorotea Bianco e Pio Vannozzi Cabernet Sauvignon Riserva.

1998

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Nuovi investimenti in vigna con la messa a dimora di 6 ettari aggiuntivi di vigneto e rinnovo degli impianti viticoli. Viene imbottigliato per la prima volta ``Cinno`` - bambino, in bolognese - il vino novello di casa Bonfiglio.

2000

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Nasce ``Prova D'autore``, un Pignoletto Superiore Barricato.

2001

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Vengono imbottigliati per la prima volta lo spumante ``Antenato``, le vinificazioni in bianco e rosso di ``Ca' de' Sass`` e ``Evoluzione`` un bianco rifermentato in bottiglia.

2002

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Nascono Fresco Rosso, un rosso fermo giovane, e Barbarot, un rosso vivace di Barbera e Merlot.

2003

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Viene messa in vendita, in tiratura limitata, ``Frutto d'autore`` l'evoluzione del nostro Pignoletto Superiore Barricato.

2004

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2011

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Vede la luce la prima bottiglia di Alba in Vigna, il nostro millesimato di Pignoletto.

2012

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Viene inaugurato l'agriturismo ‘Le Stanze di Bacco’, ancora oggi gestito dalla famiglia Baraldi Azolini.

2013

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Bonfiglio Vini ottiene la certificazione Bio.

2022

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2023